I muri raccontano

5 murales per spiegare ai bambini i miti di Roma

I muri raccontano

25 Novembre 2020

E' stato difficile sceglierne solo 5. Oggi vi proponiamo alcuni murales sui palazzi di Roma, che raccontano altrettante storie della nostra città. Si possono visitare anche in questi tempi di chiusure e restrizioni causa Covid, perchè sono tutti all'aperto. Li potete abbinare a una bella passeggiata, poi starà a voi raccontare ai bambini la storia che c'è dietro ognuno di questi.

Gigi Proietti al Tufello

Iniziamo dal più recente, quello dedicato a Gigi Proietti, sulla facciata di una palazzina del Tufello, che si trova all'angolo tra via Tonale e via Capraia. Misura 11 metri per 15 ed è stata realizzata dallo street artist Lucamaleonte, nel quartiere dov'è cresciuto il grande attore e regista, scomparso il 2 novembre.
Non sarà difficile far innamorare i bambini di Gigi, basterà scovare una piccola selezione di suoi spezzoni di spettacoli, canzoni o barzellette su YouTube e il gioco è fatto! E, poi, sicuramente ricorderanno la voce del Genio della lampada nel cartone Disney Aladdin. 

Francesco Totti a San Giovanni

Il secondo potrebbe risultare divisivo, ma alcuni personaggi sono un patrimonio di tutti i romani. Nel quartiere di San Giovanni, sulla facciata della scuola media che ha frequentato da ragazzo, dal 2014, c’è un gigantesco murales che ritrae Francesco Totti. L’autore è ancora l'artista Lucamaleonte. Si trova in via Apulia, di fronte al civico 44. Qui, raccontare la storia del capitano non sarà difficile. Di opere a lui dedicate sui muri della capitale ce ne sono molte altre, ma questa è la più grande di tutte.

Il rastrello a San Basilio

Ci spostiamo a San Basilio (Rebibbia). Qui, nel 2014, all’interno del progetto Sanba 2014, l’artista spagnolo Liqen e quello italiano Agostino Iacurci realizzarono una serie di grandissimi murales sui palazzi del quartiere. Sono tutti da ammirare. Vi consigliamo di iniziare da “Il rastrello” di Liqen. Si trova in via Maiolati e rappresenta un gigantesco rastrello che spazza via tutti i simboli dell’opera dell’uomo che soffocano la terra. L’intervento del rastrello permette ai germogli di dare nuova vita alla terra, finalmente liberata. L’opera è ricchissima di dettagli, tutti da scoprire.

L’asino che vola a Trastevere

In via Tor di Nona, a Trastevere, c’è un murales risalente agli anni ‘70. Qui, il collettivo “L’Asino che vola” realizzò proprio un asino volante per attirare l’attenzione sul degrado e lo spopolamento della zona. In quarant’anni il quartiere è cambiato tantissimo, ma l’asino che vola è ancora lì. Qui trovate tutta la storia e molte belle foto d’epoca (il murale era molto più vasto, è sopravvissuto solo l’asino). 

Vota Garibaldi alla Garbatella

Chiudiamo con un murales non illustrato, ma dall’altissimo valore storico. Siamo alla Garbatella, in via Basilio Brollo, all’altezza del civico 7. Qui trovate “Vota Garibaldi Lista n.1”. E’ lì dal 1948, quanto è stato realizzato in occasione delle prime elezioni repubblicane d'Italia. Il Partito Comunista e il Partito Socialista Democratico Popolare si presentarono con una lista unica, il Fronte democratico popolare, il cui simbolo era proprio il volto di Garibaldi. Cancellato per errore nel 2019, è stato subito ripristinato.

Ma non solo…

Questo elenco non è esaustivo. Abbiamo tralasciato i murales del progetto Big City Life a Tormarancia, quello incredibile di Piazza Perestello alla Maranella, il lupo a Testaccio, poi Pigneto, Ostiense, Quadraro, Garbatella…